venerdì 25 novembre 2011

Il Museo dell'Ermitage

In quella che Dostoevskij definisce città artificiale ossia San Pietroburgo sorge uno dei musei più belli al mondo, il Museo Statale Ermitage o semplicemente l'Ermitage che ospita una delle più importanti collezioni d'arte del mondo; l'edificio in origine faceva parte dell'importante reggia imperiale che per due secoli ospitò le famiglie degli zar, fino al 1917, anno dell'inizio della Rivoluzione d'Ottobre. La storia dell'Hermitage é innanzitutto la storia della più superba collezione di quadri al mondo. Il palazzo, dipinto di bianco e verde, possiede 1786 stanze e ben 1945 finestre. Venne progettato per l'imperatrice Elisabetta dall'architetto italiano Bartolomeo Rastrelli e completato nel 1762, dopo la morte di Elisabetta, in pieno stile barocco. La prima raccolta di pitture fu costituita per merito di Caterina II: la zarina, raffinata mente politica, aveva ben compreso il legame tra il prestigio culturale e il prestigio politico di un'impero. Il museo crebbe a ritmo vertiginoso: in un solo anno, era il 1768, vi entrarono ben seicento opere di pittori fiamminghi, olandesi e francesi. Quattro anni dopo venne acquisita la prestigiosa collezione Crozat con opere di Rubens, Giorgione e Rembrandt, forse la piu' ricca del diciottesimo secolo. Nel settecento la sezione di quadri diventa una delle più importanti al mondo con l'acquisto delle proprietà dell'ex ministro inglese Walpole; arrivano in Russia altre opere di Rembrandt e Rubens ma anche quadri di Guido Reni, Poussin Lorrain e Jordaens. 

Dopo tre secoli di raccolta paziente, il museo vanta grandi opere di ogni stagione pittorica per un totale di più di 16 mila quadri. Naturalmente l'Hermitage non è solo raccolta di pitture: all'interno dei suoi otto compartimenti (Culture primitive dal Paleolitico agli Slavi, Arte Orientale, Arte del Vicino e Medio Oriente, Antichità Classiche, Cultura e Arte Russa, Arte dell'Europa Occidentale) offre ai visitatore un quadro completo sullo sviluppo delle arti figurative mondiali. Non va tuttavia dimenticato che le opere visibili al pubblico sono solamente un decimo di quelle disponibili. E' certo che nei sotterranei dell'Hermitage, catalogati ed ordinati in pesanti casse di legno di betulla, si trovano tesori di valore inestimabile: incisioni di Rembrandt, Goya e Delacroix e ancora monete, orologi, porcellane e mobili di ogni epoca.
Nel 1922 quasi tutto il palazzo era stato ceduto per ospitare la collezione d'arte dell'Ermitage, mentre un'altra parte fu occupata fra le due guerre dal Museo della Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre.
Con il nome di Ermitage si indica il complesso architettonico che comprende vari edifici costruiti tra il XVIII e il XIX secolo:

  • il Palazzo d'Inverno (1754-1762), progettato da Bartolomeo Rastrelli
  • il Piccolo Ermitage (1764-1775), opera di Jean-Baptiste Vallin de la Mothe e di Jurij Velten
  • il Grande Ermitage, detto anche Vecchio Ermitage (1771-1787), progettato da Jurij Velten
  • il Nuovo Ermitage (1839-1851) realizzato da Leo von Klenze
  • il Teatro dell'Ermitage (1783-1789), progettato da Giacomo Quarenghi.


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