lunedì 9 gennaio 2012

Amedeo Clemente Modigliani

Amedeo Clemente Modigliani è stato un pittore e scultore italiano, celebre per i suoi ritratti femminili, caratterizzati da volti stilizzati e da colli lunghi e affusolati. La sua breve vita, condotta in stile bohemienne, incarna lo stereotipo dell'artista maudit (maledetto, tutto genio e sregolatezza) anche grazie all'assonanza con il suo soprannome parigino Modì. Nacque il 12 luglio 1884, a Livorno, da una famiglia di commercianti ebrei, all'epoca non particolarmente benestante. Il giovane Modigliani non andava bene a scuola, tanto che la lasciò presto, ma poiché sin da bambino aveva mostrato una spiccata dote per il disegno, a quattordici anni fu mandato nella bottega di Guglielmo Micheli, uno dei pittori più in vista di Livorno, allievo di Giovanni Fattori, della corrente dei Macchiaioli, per imparare il mestiere. Modigliani dunque si formò alla scuola dei Macchiaioli e da qui nacque la sua passione per la luce chiara e intensa ed i colori caldi e morbidi, tipici della pittura toscana del periodo. La salute del giovane Dedo non era ottima: nel settembre del 1900 venne colpito dalla tubercolosi. Durante la convalescenza, la madre lo portò a visitare Napoli, Roma, Firenze e Venezia, mostrandogli soprattutto musei e gallerie d'arte. A 18 anni, nel 1902, Amedeo Modigliani si iscrisse alla Scuola libera di Nudo di Firenze, diretta da Fattori e, un anno dopo, si trasferì a Venezia, dove frequentò l'Istituto per le Belle Arti.

A Venezia alcuni amici artisti parlarono ad Amedeo di Parigi come capitale della cultura europea, tappa obbligatoria per chi desiderava dare una svolta decisiva alla propria arte e alla propria carriera. Nel 1906 Modigliani si trasferì dunque a Parigi, dove trovò la città effervescente che si aspettava: l'ambiente culturale della capitale francese era infatti molto vivace e creativo. Affittò uno studio a Montmartre, a poca distanza dal Bateau-Lavoir. Nei ristoranti e nei locali notturni della zona cominciò a fare le sue prime conoscenze parigine: tutti artisti, fra cui Picasso, Max Jacob, Apollinaire, Cendrars e più tardi Utrillo e Soutine, che diventeranno i suoi migliori amici. Insieme agli altri amici Modì, come a Parigi veniva chiamato, iniziò a vivere soprattutto di notte,  fra un fra un caffè e un altro. La disponibilità economica era scarsa e questo lo portò a cambiare spesso abitazione, operazione che spesso comportava la distruzione o la svendita, per pochi franchi, dei suoi dipinti. Nonostante i molti sforzi per farsi conoscere e apprezzare tra i galleristi ed i collezionisti privati, le sue opere non trovavano acquirenti e non gli permettevano di vivere dignitosamente.
Deluso e frustrato per la mancanza di riconoscimenti tangibili, Modigliani cominciò ad abusare di droghe e di alcool. Oltre alla vita dissoluta e precaria, ebbe anche numerose avventure sentimentali. Di aspetto tipicamente italiano, con capelli ricci e neri, occhi grandi e scuri, molto curato nel vestire, Modigliani riscuoteva molto successo con le donne, di tutte le età e di tutti i generi. Nel 1908, Modigliani espose presso il Salon des Indépendants cinque tele e un disegno, cominciando finalmente a vendere qualche quadro. Nel 1909 incontrò Constantin Brancusi, uno scultore rumeno che l'incoraggiò a riprendere la scultura, per la quale si sentiva particolarmente portato. Poverissimo, Modigliani andava recuperare il marmo dai materiali di risulta degli edifici in costruzione e scolpiva nella pietra, lasciando le opere incomplete, nello stile di Michelangelo. La polvere prodotta dallo scalpello tuttavia metteva ulteriormente a rischio la sua salute, già debolissima. Grazie allo scultore rumeno Modigliani conobbe in questo periodo l'arte dell'antico Egitto e le maschere tribali africane, che influenzarono presto la sua produzione. Nel 1912 presentò al Salon d'Automne otto statue in pietra, che però raccolsero una accoglienza tiepida. Nel 1913 Modigliani si trasferì a Montparnasse dove divenne uno dei membri più importanti di quella piccola comunità di artisti, che sarà poi chiamata Ecole de Paris. Fra gli amici vi erano, tra gli altri, Picasso e Matisse, Utrillo: con quest'ultimo Modigliani strinse un particolare legame in quanto i due artisti condividevano una forte dipendenza dall'alcol. E' di questo periodo l'incontro con Paul Guillaume, un gallerista che divenne il suo primo (e unico) acquirente e mecenate.
Nel 1914 Modigliani fu costretto, per ragioni di salute, ad abbandonare scultura: tornò a dipingere ritratti, con i quali riuscì finalmente a guadagnarsi da vivere. Nel 1916 altro incontro importante con Léopold Zborowski, il quale più che un agente fu soprattutto un protettore per il trentenne Modì. Nel 1917, durante una festa di Carnevale, Modigliani conobbe la diciannovenne Jeanne Hébutherne, studentessa di arte decorativa. La ragazza proveniva da una famiglia borghese che fece di tutto per ostacolare la relazione. Modì aveva infatti 14 anni anni più di Jeanne, non le poteva garantire un tenore di vita dignitoso ed era noto per i suoi eccessi e per la salute cagionevole. La ragazza però non ascoltò i consigli della famiglia e andò a vivere con il suo compagno, divenendone la musa ispiratrice. L'artista la ritrasse in molti disegni ed in una ventina di dipinti. A partire dal 1918.  le opere di Modigliani cominciarono finalmente ad incontrare i primi successi, ma nel dicembre di quell'anno, in una personale nella quale l'artista esponeva i suoi nudi presso la galleria Berthe-Weil, intervenne la polizia per chiudere la mostra, che venne considerata un "atteinte à la pudeur". 
Modigliani è famoso per il suo lavoro rapido: si dice completasse un ritratto in una o due sedute. Una volta terminati i ritratti, non ritoccava mai i suoi dipinti. I suoi personaggi sono visti normalmente di faccia, seduti, con le mani intrecciate. Tutta l'attenzione è concentrata sul viso. Ciò che preoccupa Modigliani è soprattutto l'effetto plastico della linea, il suo rilievo.
Il 22 gennaio venne ricoverato in stato di incoscienza presso l'Ospedale della Carità, dove morì, il  24 gennaio del 1920, di meningite tubercolare. Il giorno dopo Jeanne, incinta di nove mesi, si gettò dalla finestra dell'appartamento dei suoi genitori (al quinto piano) e morì istantaneamente. La figlia Jeanne venne adottata dalla zia Margherita, sorella del pittore e portata a vivere in Italia, a Firenze. Qualcosa era cambiato: Zborowski nel 1921 aveva organizzato una mostra di quadri di Modigliani che aveva avuto un enorme successo. Un'epoca si era definitivamente conclusa e Modigliani era ormai considerato un artista di fama internazionale.

" Il tuo unico dovere è salvare i tuoi sogni " - Modì.

3 commenti:

  1. Alfredo grazie per il tuo scritto, è sempre meraviglioso leggere di Mod. Dimmi una cosa, chi ha dipinto il viso di Amedeo ad inizio pagina? Bello! La scorsa estate finalmente sono riuscito a mettere un fiore sulla sua tomba a Parigi. Erano anni che volevo andarci. Ti saluto. Io sono appassionato di fotografia artistica e di reportage sociale ma amo il periodo pittorico di Modigliani e anche la Parigi di quegli anni. Ho un sito in costruzione www.effeotto.eu Un caro saluto, Alberico

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    1. Ciao Alberico,
      sono contento che ti è piaciuto il mio post. Io amo molto l'arte. Modigliani è uno dei miei artisti preferiti. Purtroppo non ci sono mai stato a Parigi, ma mi piacerebbe sicuramente andare. Per quanto riguarda il primo dipinto del post, è un suo autoritratto.
      Ho visitato il tuo sito, e visto che ancora è in costruzione, aspetterò il risultato finale.
      Alfredo

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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